La didattica immersiva

Marco Vigelini è promotore dei laboratori gratuiti di programmazione per bambini CoderDojo ed è uno dei sessanta top Global Mentor di MinecraftEdu.

Ci racconta come è avvenuto il suo incontro con Minecraft?

E’ avvenuto a scuola, precisamente durante l’ora della ricreazione. Sentivamo i bambini parlare tra di loro di Minecraft, ci siamo incuriositi e abbiamo chiesto loro di portare un pc con il programma. Ci aspettavamo una grafica fluida e invece eravamo di fronte a un mondo fatto di pixel.

Abbiamo deciso di approfondire le caratteristiche e le potenzialità del software con l’intento di farne uno strumento per l’apprendimento.

Con Minecraft gli allievi, seguendo la propria creatività, possono combinare infiniti mattoncini mettendoli uno sopra l’altro o perfino creare un nuovo blocco assemblando due mattoncini insieme.

Abbiamo fatto nostro il principio del base gamed learning (GBL): “i bambini che si divertono sono bambini coinvolti, i bambini coinvolti sono bambini che imparano”.

Qual è la differenza tra Minecraft videogioco e MinecraftEdu?

Nello specifico la differenza fondamentale è rilevabile quando il gioco entra in classe e diventa uno strumento che favorisce i processi di apprendimento. La versione educativa presenta delle caratteristiche che consentono al docente di gestire le attività e di costruire delle sezioni all’interno dei mondi utilizzati. Tecnicamente Minecraft gioco ha delle caratteristiche di espandibilità con più mondi e di personalizzazione dell’avatar.

La versione educativa, invece, non può caricare tutti i mondi disponibili, ma aiuta il docente a condurre facilmente una sessione all’interno della propria classe. Anche per questa versione sono disponibili mondi didattici, scaricabili liberamente, costruiti e pensati da insegnanti per insegnanti.  Il docente ha a disposizione dei blocchi specifici come ad esempio tre tipi di lavagne “piccola, media e grande” dove si può simulare la scrittura. Il docente può inoltre rendere immutabile il mondo da lui costruito per evitare che inavvertitamente sia cancellato dagli alunni ed abilitare altre zone nelle quali gli alunni possono interagire liberamente.

Quali sono le opportunità e i vantaggi in campo didattico?

Le opportunità sono quelle di poter permettere ai ragazzi di esprimere la loro creatività a 360 gradi, di poter realizzare in un contesto virtuale qualsiasi attività proposta in classe. Partiamo da un esempio concreto prendendo come riferimento il mondo della matematica e il concetto di frazione. Gli alunni, nel momento in cui esaminano le costruzioni presenti in questo mondo, si rendono subito conto che determinati blocchi rappresentano delle frazioni. Infatti se osserviamo tre blocchi disposti in verticale, di cui due sono di granito e il terzo è di erba, possiamo affermare che 2/3 di quella struttura è fatta di granito e un terzo di erba.

In maniera molto semplice si possono realizzare sessioni educative attraverso tre tipologie di insegnamento che abbiamo individuato.

La modalità esplorativa prevede l’adozione di un mondo già costruito, che viene modificato dall’insegnante per adattarlo alla propria lezione e permetterne l’esplorazione interattiva.

La modalità project based learning vede coinvolti gli allievi nella costruzione di cose ed è particolarmente adatta per la Scuola Secondaria di primo grado. La progettazione di un tema viene costruita e sperimentata direttamente dai ragazzi che si devono confrontare tra loro in piccoli gruppo e/o classe aperta per prendere le decisioni più opportune attivando lo spirito critico, la riflessione e la metacognizione. Questa modalità ben si applica al discorso di cittadinanza attiva con riferimento alle competenze chiave in ottica europea.

La terza modalità è quella di dinamica capovolta che nasce dalla mancanza di tempo e dalla poca capacità all’inizio di gestire i mondi virtuali da parte dei docenti. I bambini sperimentano in un contesto autentico accattivante l’acquisizione delle loro competenze attraverso processi pratici in cui si mettono in gioco.

A quale fascia d’età si rivolge?

Minecraft è sicuramente adatto per gli allievi della Scuola primaria e Secondaria di primo grado.

Per gli alunni della Scuola Primaria si possono proporre in classe delle attività con mondi precostituiti. Faccio un esempio concreto con tre mondi da me costruiti: il mondo dell’addizione, il mondo della sottrazione e il mondo dell’alfabeto.

Nel mondo dell’alfabeto tutto ruota intorno alla storia che vede protagonista un ladro che ha sottratto tutte le lettere dell’alfabeto. L’esperienza, testata con le insegnanti in una prima elementare,  ha avuto un buon impatto con i bambini che dovevano seguire le orme del ladro “i blocchetti colorati”. Seguendo queste tracce, nella prima sezione del mondo, i bambini incontrano le rappresentazione grafiche delle  lettere dell’alfabeto e sul loro quaderno sono invitati a scrivere, ad esempio, tre parole che cominciano con la lettera trovata. Nella seconda parte del mondo è disponibile una lavagna, sulla quale viene riportata una lettera specifica, che devono ricopiare sul foglio e poi procedere con la costruzione della stessa in Minecraft. La terza zona è, per così dire di svago, nella quale gli alunni devono rappresentare graficamente ciò che hanno scritto sul loro quaderno.
Nel mondo delle addizioni e delle sottrazioni, costruito sulla falsariga, i bambini seguono un percorso e incontrano la rappresentazione grafica dei numeri e dei segni delle operazioni e devono scrivere il risultato sul foglio. Nella seconda sezione del mondo trovano parte dell’addizione che devono completare aggiungendo l’addendo mancante. Nella terza zona devono costruire delle operazioni e la sfida viene ingaggiata con i compagni in modo accattivante attraverso il gioco e utilizzando contemporaneamente strumenti tradizionali e virtuali.

Un docente come può implementare MinecraftEdu in classe?

Il consiglio è quello di provare le sessioni già preparate reperibili sulla comunità Minecraft Education e di rivolgersi ai massimi esperti del settore che sono i bambini della sua classe. Non fermatevi di fronte alle eventuali prime difficoltà, andate oltre il primo mondo per acquisire le indicazioni di base e farvi un’idea sulle implicazioni e possibilità didattiche.

Esistono dei corsi rivolti ai docenti per imparare ad usare il software?

Credo che prossimamente saranno attivati dei corsi specifici rivolti ai docenti. Microsoft ha presentato e contribuito alla disseminazione di MinecraftEdu attraverso gli eventi  dell’Education Tour School of Imagination. Le ultime due tappe si svolgeranno il 9 maggio a  Bari e l’11 maggio a  Milano. Prima di questi appuntamenti sarà possibile prendere contatto col mondo MinecraftEdu durante la seconda edizione dell’Edu Day 2017: esplora la scuola del futuro che si svolgerà il 5 maggio a Monteluco di Roio (AQ).

Le sperimentazioni fino ad ora realizzate quali discipline hanno coinvolto?

Quasi tutte le discipline: arte, matematica, lingua straniera, attività di coding, coding unplugged, religione, tematiche su project based learning. Sicuramente i mondi storici rappresentano la percentuale più alta.

Qual è il suo consiglio per un docente che si avvicina per la prima volta a MinecraftEdu?

Il consiglio è di installare il programma sul proprio pc, documentarsi e farsi affiancare dai bambini, così come abbiamo iniziato noi. Nella versione educativa ci sono dei mondi resi disponibili e sono presenti dei mondi tutorial che consentiranno ad ogni docente insieme ai suoi alunni di prendere confidenza con i comandi di base.

In conclusione abbiamo scelto Minecraft perché è universalmente riconosciuto come gioco inclusivo di genere che entusiasma allo stesso modo tutte le bambine e tutti i bambini. Aggiungo che le attività di STEM sono assolutamente ben rappresentate in Minecraft, esistono infatti dei mondi appositi, in un contesto attuale in cui abbiamo bisogno di intervento per sviluppare e rafforzare queste sicure competenze.  

Riferimenti

marco.vigelini@gmail.com

Twitter https://twitter.com/MarcoVigelini

Link utili:

MinecraftEdu  https://education.minecraft.net/

Per iscriversi all’evento “Edu Day 2017: esplora la scuola del futuro”, 5 maggio 2017, Monteluco di Roio (AQ) https://www.animatoridigitalilab.it/eduday/

Per iscriversi alla tappa di Bari (9 maggio 2017) dell’evento “Education Tour School of Imagination” https://www.eventbrite.it/e/biglietti-education-tour-school-of-imagination-bari-32462937520?aff=ef

Per iscriversi alla tappa di Milano (11 maggio 2017) dell’evento “Education Tour School of Imagination”  https://www.eventbrite.it/e/biglietti-education-tour-school-of-imagination-milano-33808938445?aff=ef

 

One thought on “Intervista a Marco Vigelini su MinecraftEdu

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L'Autore


Cristiana Pivetta
Insegno Lettere nell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Carbonia. Mi occupo da anni di formazione on line e in presenza sull'uso intelligente e strategico delle tecnologie nella didattica quotidiana. Il mio approccio all'uso della tecnologia è semplice: prima il buon senso, gli obiettivi didattici e le competenze, poi l'uso dei diversi strumenti in chiava strategica e fortemente guidato da un'attenta applicazione della corretta metodologia.
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